Spesso il packaging ecosostenibile viene definito il packaging del futuro, una definizione senz’altro vera ma solo in parte. Infatti, se da un lato l’evoluzione del packaging punta tutto sulla sostenibilità ambientale, dall’altro non si tratta di un’esigenza del futuro, ma del presente.
L’adozione di materiali ecosostenibili per la produzione del packaging è un tema caldo che riguarda da vicino sia le aziende che i consumatori, in particolare i più giovani, sempre più attenti all’impatto ecosostenibile dei loro comportamenti d’acquisto.
L’inquinamento ambientale e lo smaltimento dei rifiuti sono diventati temi centrali nella scena politica economica mondiale e vengono percepiti come problemi urgenti da risolvere, tanto che molte grandi aziende hanno abbandonato la plastica a favore di materiali ecosostenibili per i loro imballaggi.
Quella che da molti era considerata una moda passeggera o una trovata pubblicitaria da parte delle aziende, si è rivelata essere una necessità e una missione da perseguire per il bene nostro e dell’intero pianeta. Non si tratta di una semplice svolta green, ma di una vera e propria presa di coscienza da parte di istituzioni, aziende e consumatori di un problema che va risolto con urgenza.
In questo articolo daremo una definizione di packaging ecosostenibile vendendo le diverse sfumature del termine, i materiali alternativi alla plastica per un imballaggio ecologico e quali sono le parti del packaging che possono essere ecosostenibili e personalizzabili con la stampa digitale.
Packaging ecosostenibile: una definizione
Quando si parla di packaging ecosostenibile, come sottolinea il consorzio Comieco, ci si riferisce a qualsiasi tipo di imballaggio concepito in modo da creare il minor impatto ambientale possibile, senza rinunciare alle due funzioni principali del packaging: la protezione del prodotto e l’informazione sul prodotto.
Parlare di imballaggi sostenibili significa affrontare un tema più ampio, che non riguarda esclusivamente i materiali utilizzati per il packaging bensì l’intero flusso di lavoro per sua realizzazione, dalla progettazione alla logistica al riciclo o riutilizzo finale.
Il packaging è davvero sostenibile quando il consumatore finale possiede tutte le informazioni necessarie per effettuare una corretta raccolta differenziata senza difficoltà, ciò avviene quando a monte c’è stato studio dei materiali e una progettazione attenta alla riciclabilità del packaging.
Questa attenzione verso l’intero ciclo di vita del packaging si concretizza in quello che oggi viene chiamato design sostenibile o (eco-design), un settore in crescita e fortemente innovativo che si pone come obiettivo la riduzione degli sprechi, il riciclo o riutilizzo dei materiali e il controllo dei consumi energetici e delle emissioni.
Le sfumature del packaging ecosostenibile
Il termine packaging ecosostenibile è un termine ombrello che racchiude in sé tante accezioni e sfumature di significato che hanno in comune la riduzione dell’inquinamento ambientale.
Fanno parte della macro categoria dei packaging ecosostenibili:
- il packaging riciclabile
- il packaging realizzato con materiali riciclati
- il packaging composto da materie prime rinnovabili
- il packaging riutilizzabile
Non si tratta di semplici sfumature di linguaggio perché ciascuno, per essere definito tale, deve presentare delle caratteristiche specifiche che vedremo nel dettaglio nel resto dell’articolo.
Che cos’è il packaging riciclabile?
Secondo le indicazioni dello standard ISO 14021, un imballaggio può essere definito riciclabile quando è separabile dal flusso dei rifiuti indifferenziati per essere realmente utilizzato per produrre materia prima secondaria.
Dalla definizione si evince come la riciclabilità di un imballaggio sia un elemento dipendente sia da fattori tecnologici sia di mercato che possono mutare nel tempo. Ad esempio, i macchinari e le tecnologie della filiera produttiva si sono evolute nel tempo e hanno reso riciclabile quello che prima non lo era.
Quando si parla di packaging riciclabile occorre poi distinguere il materiale con cui viene prodotto un oggetto dall’oggetto in sé perché se un materiale è riciclabile non vuol dire che è automaticamente riciclabile in tutti i suoi utilizzi. Ci spieghiamo meglio: il PET in Italia, ad esempio, è riciclabile quando si parla di bottiglie, non lo è se si parla di vaschette.
Che cosa vuol dire packaging riciclato?
Il packaging riciclato si differenzia dal packaging riciclabile perché è ottenuto dalla rilavorazione del materiale di recupero che diversamente sarebbe stato avviato a smaltimento o a recupero energetico.
Il materiale per imballaggi riciclati può avere origine da scarti di lavorazione industriale (il cosiddetto scarto pre-consumo) o da rifiuti da imballaggio post-consumo provenienti da raccolta differenziata.
Occorre precisare che non è detto che un packaging prodotto con materiale di recupero abbia sempre minori impatti ambientali: in base alla provenienza del materiale e alla funzione del nuovo imballaggio, potrebbero essere necessari trattamenti più o meno complessi che comportano un consumo di acqua ed energia.
Quando un packaging è composto da materie prime rinnovabili?
A volte si tende, erroneamente, a considerare un packaging composto da materie prime rinnovabili se realizzato con materiale di origine naturale.
In realtà, non conta tanto l’origine della materia prima utilizzata quanto la sua effettiva rinnovabilità che non sempre coincide con l’origine naturale basti pensare che il petrolio è di origine naturale, ma nessuno direbbe mai che si tratta di una fonte rinnovabile.
Fanno parte dei materiali da imballaggio a base rinnovabile la carta e cartone, il legno e le bio-plastiche di prima e seconda generazione, rispettivamente ricavate dalla coltivazione o dai loro scarti.
Cosa si intende per packaging riutilizzabile?
Concludiamo l’approfondimento sulle diverse tipologie di eco-friendly packaging dando una breve spiegazione di cos’è il packaging riutilizzabile.
Un imballaggio viene definito riutilizzabile quando è stato ideato e prodotto per poter svolgere la sua funzione di contenitore più volte nella sua vita, come ad esempio il flacone del sapone che può essere ricaricato senza la necessità di acquistarne nuovamente un altro.
Il riutilizzo è uno dei capisaldi, insieme alla riduzione e al riciclo, dell’economia circolare e si contrappone al modello di economia lineare che considera rifiuto un imballaggio dopo che ha assolto la sua funzione.
Eco packaging: quali parti possono essere ecologiche?
Se ti stai chiedendo quali parti del tuo packaging possono essere riciclate o ecosostenibili la risposta è tutte o quasi.
Ti vogliamo suggerire delle idee packaging ecosostenibile che potrai adottare per ridurre l’impatto ambientale dei tuoi imballaggi. Ecco i nostri consigli:
- per il packaging esterno puoi utilizzare scatole di cartone oppure buste in polietilene, un materiale dal nome sintetico ma che in realtà è riciclabile
- utilizza bolle biodegradabili come materiale di riempimento per la spedizione di articoli fragili
- per stampare le etichette adesive con il nome della tua azienda opta per il BOPP, un materiale resistente ed ecosostenibile
- se devi utilizzare contenitori per il tuo prodotto evita la plastica e scegli soluzioni alternative
Come vedi, per molti degli elementi costitutivi del packaging esiste una strada a minor impatto ambientale, senza sacrificare le esigenze di personalizzazione.
Inoltre, scegliendo un eco packaging comunicherai la tua attenzione verso l’inquinamento ambientale e riuscirai a conquistare anche i clienti più sensibili a questo tema direttamente con i fatti e non solo a parole.
Materiali ecosostenibili per il packaging
Dopo aver visto le diverse sfumature del packaging ecosostenibile e in che modo le parti di un packaging possono essere ecosostenibili, ora elencheremo alcuni dei materiali ecosostenibili più utilizzati per il packaging. Abbiamo approfondito questo argomento in un altro articolo del nostro blog che ti consigliamo se vuoi conoscere più da vicino le caratteristiche e le differenze fra i vari materiali ecosostenibili.
Se vuoi adottare soluzioni di eco packaging per la tua azienda puoi scegliere uno di questi materiali:
- carta e cartone
- polpa di cellulosa
- bioplastiche compostabili
- cellophane
Accanto a questi materiali più conosciuti e diffusi sul mercato, esistono tanti nuovi materiali ecosostenibili che vengono creati partendo da elementi d’origine naturale da team di ricercatori delle migliori università del mondo.
Si tratta di materiali bio-based altamente innovativi che potranno andare a sostituire il tradizionale packaging in plastica come, ad esempio, gli imballaggi realizzati con il sottoprodotto dei semi di cacao, i funghi o le alghe marine.
Packaging in cartone: ecosostenibilità e personalizzazione
Il cartone è senza dubbio il materiale più utilizzato per creare dei packaging ecosostenibili perché è economico e completamente personalizzabile mediante stampa digitale diretta. Per la stampa su cartone possono essere impiegati inchiostri atossici e certificati UL GreenGuard Gold a basso impatto ambientale e sicuri per la nostra salute e quella del pianeta.
Utilizziamo questi inchiostri per la stampa del nostro packaging personalizzato per offrire ai nostri clienti un prodotto di qualità a basso impatto ambientale.
Sul nostro store potrai personalizzare scatole per il vino, cofanetti, cassette e bauletti in cartone con la grafica che preferisci per dare un tocco al più al packaging dei tuoi prodotti o ai tuoi regali aziendali rispettando l’ambiente.
Inoltre, grazie al supporto di uno dei nostri Personal Printer potrai dare vita a scatole personalizzate da distribuire in fiera ai tuoi possibili clienti per presentarti in maniera originale ed efficace e naturalmente ecosostenibile.
Contattaci e spiega la tua idea a uno dei nostri consulenti di stampa esperti che ti aiuteranno a concretizzarla, gestendo la tua richiesta offline.
E se cerchi dei consigli per valorizzare i tuoi prodotti con un packaging in cartone, scopri le nostre proposte nell’articolo dedicato alle scatole cartone personalizzate.